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Come mangiare sano anche in quarantena

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Fonte immagine: https://www.etsy.com/shop/spellandtell

Questo lungo periodo di quarantena che ci ha costretti in casa ha rivoluzionato le nostri abitudini e alcune persone trovano difficoltà nel gestire e pianificare l’alimentazione quotidiana. Se siamo a casa, in vari momenti durante la giornata, è forte la tentazione di aprire il frigo o la dispensa alla ricerca di “un qualcosa” che appaghi il nostro palato e ci renda, momentaneamente, felici e soddisfatti.

Se questa abitudine si instaura sul lungo periodo può però diventare dannosa per la nostra salute anche perché, spesso e volentieri, quando “spilucchiamo” senza avere realmente fame, la nostra scelta ricade su alimenti particolarmente ricchi in zuccheri, grassi o sale.

Come gestire dunque l’alimentazione in questo particolare periodo che stiamo vivendo?

Per prima cosa è molto importante imparare a distinguere la fame reale da quella emotiva, come? Di seguito vi propongo una tabella che potrà esservi di aiuto

FAME REALEFAME EMOTIVA
La fame fisiologica si “attiva” gradualmenteLa fame emotiva si “attiva” improvvisamente
La fame fisiologica può aspettareLa fame emotiva si percepisce come un bisogno da soddisfare immediatamente
La fame fisiologica è “flessibile” ed è aperta verso qualsiasi tipo di ciboLa fame emotiva si presenta come un impulso che porta a ricercare cibi specifici (ricchi in zuccheri, grassi o sale)
La fame fisiologica si interrompe quando avvertiamo di essere pieniLa fame emotiva non fornisce una sensazione di sazietà o di “stomaco pieno”, porta a mangiare in maniera eccessiva e sregolata
Mangiare per soddisfare un bisogno fisiologico non innesca sentimenti negativiLa fame emotiva innesca sentimenti di colpa, vergogna o rabbia

Come fare, nella quotidianità, per essere più regolari e diminuire, così, il rischio di alimentazione incontrollata?

  • Molto importante è ORGANIZZARE LA SPESA (partendo da casa con una bella lista così da non farci tentare, una volta giunti al supermercato, da cibi che sicuramente ci attraggono ma non sono necessari) sulla base di ciò che cucineremo durante la settimana.
  • Elaborare un MENÙ SETTIMANALE può essere un grande aiuto per evitare sprechi alimentari e per variare maggiormente l’alimentazione
  • Cercare di mantenere, anche se siamo a casa, RITMI REGOLARI durante la giornata: 3 pasti principali più 2 spuntini in modo tale che non si rischi di sommare, al possibile insorgere della fame emotiva, anche quella reale dovuta a scarsità di nutrienti e a pasti incompleti e poco sazianti
  • Evitare il meccanismo “TUTTO O NIENTE”: le diete troppo restrittive sono destinate a non durare nel tempo. Il consiglio è quello di concedersi qualche “sgarro” programmato che ci soddisfi, attenzione però alla quantità e ai cibi pronti. Se, ad esempio, siamo degli amanti dei dolci, prediligere “qualcosa” di casalingo e in monoporzione (così soddisferà sia la vista che il palato controllando però il quantitativo)
  • Quando siamo tentati di aprire il frigo o la dispensa chiediamoci: “Da quanto tempo non mangio? Mi brontola realmente lo stomaco o sarà solo golosità?” Se rispondendo a queste semplici domande ci rendiamo conto che non è fame reale, cerchiamo di distrarci con un’ATTIVITÀ MANUALE (scrivere, disegnare, cucire, impastare,…), in modo tale da colmare il momento di noia 
  • Anche in casa possiamo dedicare del tempo all’ATTIVITÀ FISICA, magari inserendola proprio in quell’orario della giornata che sappiamo essere particolarmente critico per la gestione degli sgarri alimentari, così da tenere la mente e il corpo impegnati, riuscendo a superare il momento per poi concederci un bel pasto completo quando sarà ora

 

Dott.ssa Carniglia Ilaria

Biologa Nutrizionista

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